Monthly Archives: October 2014

Farfalle ribelli. I lavoratori tra passato e futuro nel libro di Cremaschi

Il conflitto sindacale o politico è una droga potentissima: fa concentrare l’attenzione dei protagonisti sull’assoluto presente. Si sta attenti a cosa si può vincere o perdere in questa battaglia concreta. È necessario, se si vuole “stare sul pezzo”, attaccare e difendersi in tempo reale. E si perde inevitabilmente di vista il lungo periodo, i cambiamenti strutturali che intervengono, specie se investono sfere al di fuori del nostro controllo immediato. Occorre sempre uno sforzo soggettivo incredibile per “fare il punto” ad ogni stazione rilevante di questo cammino, per accumulare l’esperienza collettiva, fissarla in organizzazione stabile, ma reattiva agli inevitabili cambiamenti. È esattamente il contrario di quel che predicavano, decenni orsono, certi sciagurati che facevano “l’elogio dell’assenza di memoria”, inventandosi il bizzarro principio per cui, se non si sa nulla delle sconfitte passate, si procede più risolutamente sulla via del conflitto. Ricominciando ogni volta da sciame, folla, plebe, racaille, “massa” consapevole soltanto dei propri bisogni e del proprio numero. Senza progetto, storia, futuro. Ovvero quel che più desidera qualsiasi potere, diciamolo: un avversario incompetente.

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